Primi anni '60
Le sedi
universitarie che dispongono di enormi computer, come il laboratorio
per le ricerche sull'intelligenza artificiale del MIT, diventano il
primo palcoscenico per gli hacker. All'inizio, il termine "hacker"
ha connotazioni positive, e descrive una persona che dispone di una
certa maestria nel gestire i computer e che riesce a "spingere"
l'impiego dei programmi oltre la soglia per la quale sono stati
progettati.
1983
In uno dei primi arresti di
hacker, l'FBI cattura un gruppo di 6 teen-ager di Milwaukee noti
come "i 414", nome derivato dal prefisso telefonico locale. Gli
hacker sono accusati di una settantina di "irruzioni" in computer in
giro per il paese, inclusi il Centro per le ricerche sul cancro
Sloan-Kettering ed il National Laboratory di Los Alamos. Uno degli
hacker ottiene l'immunità a seguito della sua testimonianza, i
rimanenti cinque ottengono la sospensione della
pena.
1984
Eric Corley, che usa lo pesudonimo
"Emmanuel Goldstein" (tratto dal romanzo 1984 di George Orwell) da
il via a New York alla pubblicazione di 2600: The Hacker Quarterly,
che diventa presto un punto di smistamento delle informazioni per l'hacking.
1985
I giornalisti underground "Taran
King" e "KnightLightning" lanciano Phrack, una rivista elettronica
con sede a St. Louis che fornisce informazioni sul comupter hacking.
1986
Cinque spie dell'allora Germania
Ovest vennero arrestate con l'accusa di spionaggio dopo un' indagine
svolta da Clifford Stoll, un ricercatore dell'Università di Berkeley
in California, che rilevò ed investigò per proprio conto le
intrusioni sistematiche in computer governativi ed universitari
americani. Tre di questi hacker, accusati di aver rivenduto al KGB
informazioni e software, furono condannati ma nessuno di essi è
stato mai incarcerato. Da questa esperienza Stoll ricavò due anni
dopo un libro di successo, "The Cuckoo's Egg", che descrive la sua
caccia agli hacker.
1987
Un diciassettenne di
Chicago con alcuni problemi scolastici, Herbert Zinn, noto alle
autorità come "Shadow Mask", ammette di essersi infiltrato nei
computer AT&T a Bedminster, New Jersey. Secondo le autorità
federali, il ragazzo era arivato vicino ad entrare nel sistema di
smistamento principale della compagnia telefonica. Zinn diviene così
uno dei primi ad essere perseguiti in base al Computer Fraud and
Abuse Act del 1986, legge che tra le altre cose rendeva illegale
l'uso delle password altrui. Fu catturato perché si era
incauntamente vantato in una BBS di essere riusciuto ad attaccare i
computer della AT&T.
1988
Robert Morris, uno
studente ventiduenne della Cornell University, lancia in Internet un
programma "worm" che lui stesso aveva scritto per sfruttare un buco
di sicurezza sui sistemi Unix. Il worm, programmato per penetrare
altri computer sulla rete e quindi replicarsi, infettò rapidamente
circa 6 mila sistemi - circa un decimo della rete Internet di allora
- e bloccò virtualmente la rete impossessandosi delle risorse dei
sistemi. Morris fu arrestato poco dopo e affermò che non era suo
intendimento causare danni, valutati secondo le stime di alcuni
esperti tra i 15 ed i 100 milioni di dollari. La condanna poteva
comportare fino a 5 anni di galera ed una multa fino a 250 mila
dollari: la sentenza definitiva si limitò a 3 anni con la
condizionale, 400 ore di servizi sociali e 10 mila dollari di
multa.
1988
Il Ministero della Difesa americano
stacca le connessioni tra la rete militare non riservata (Milnet) e
Arpanet (la prima Internet) dopo aver scoperto che un hacker era
riuscito a penetrare almeno in un computer della MilNet.
1989
Kevin Miotnick viene giudicato
colpevole di aver rubato del software da DEC (ex-Digital) e dei
codici di chiamata per telefonate a lunga distanza da MCI,
diventando di fatto la prima persona ad essere condannata in base
alla nuova legge che persegue i reati di accesso ai dati su
collegamenti interstatali. Passa un anno in prigione e quindi viene
rimesso in libertà visgilata, ma con l'ordine di non usare computer
o di associarsi ad altri hacker.
1990
Quattro
membri della cosiddetta "Legion of Doom", un gruppo di hacker del
sud degli Stati Uniti, vengono arrestati per aver sottratto delle
specifiche tecniche relative alla rete telefonica per le chiamate di
emergenza (911) della BellSouth, informazioni che potevano essere
usate per "potenzialmente distruggere o bloccare il servizio legato
alle chiamate al 911 negli interi Stati Uniti", almeno secondo
l'accusa. La società affermò in quell'occasione che gli hacker
avevano anche sottratto i login, le password e gli indirizzi di
connessione per la propria rete di computer, e che ciò aveva
comportato la spesa di circa 3 milioni di dollari per incrementare
le misure di sicurezza. Tre hacker del gruppo furono dichiarati
colpevoli e le relative sentenze comminarono da 14 a 21 mesi e fu
loro ordinato di pagare un risarcimento di 233.000 dollari alla
BellSouth.
1990
I Servizi Segreti americani
lanciano l'Operazione Sundevil per la caccia agli hacker. Gli agenti
alla fine dell'indagine confiscano computer in 14
città.
1991
La polizia arresta Justin Tanner
Petersen a Dallas per il possesso di un'auto rubata e vi ritrova un
computer che porta alla sua incriminazione in quanto dimostra che
egli era riuscito a penetrare nei sistemi informatici della TRW.
Dopo la sua condanna, Petersen viene ricontattato dall'FBI ed dai
Servizi Segreti per dare loro un aiuto nelle investigazioni
informatiche. Justin Tanner Petersen collabora con gli investigatori nel
caso Mitnick, ma nell'ottobre 1993 scompare per esser dichiarato
dopo breve tempo latitante. Ricompare nel 1994 quale complice di
Kevin Pulsen nell'ambito della struttura della sua stazione radio
(vedi il 1993).
1991
La Ragioneria Generale degli
Stati Uniti rivela che un certo numero di teenager olandesi sono
riusciti a penetrare nei sistemi del Dipartimento della Difesa
durante la Guerra nel Golfo, alterando o copiando delle informazioni
classificate come segrete connesse alle operazioni di guerra,
inclusi dati del personale militare, l'ammontare
dell'equipaggiamento impiegato e movimentato nel Golfo e lo sviluppo
di importanti sistemi di armamento.
1992
Cinque
membri di "Masters of Deception", un gruppo di minorenni dei
quartieri di Brooklyn e Queens a New York, vengono accusati di
essersi infiltrati, fra gli altri, nei sistemi informatici
dell'AT&T, della Bank of America, TRW e NSA (l'Agenzia Nazionale
per la Sicurezza). Gli investigatori in questo caso usarono per la
prima volta dei dispositivi di intercettazione per la cattura degli
hacker. Uno dei ragazzi, Mark Abene ("Phiber Optik"), viene
condannato ad un anno; gli altri a 6
mesi.
1993
Kevin Poulsen viene incolpato di
impiegare il computer per modificare i risultati di concorsi
promozionali presso tre stazioni radio a Los Alamos, secondo uno
schema che presumibilmente doveva portare a premiare i suoi sforzi
con due Porche, 20 mila dollari in contanti ed due viaggi alle
Hawaii. Poulsen, già latitante per due precedenti imputazioni
relative a problemi con sistemi informatici e di telecomunicazioni,
viene accusato di complottare assieme ad altri due hacker, Ronald
Mark Austin e Justin Tanner Peterson, per ottenere il controllo
delle linee telefoniche in ingresso alle stazioni radio, in modo da
sincerarsi che soltanto le loro telefonate fossero in grado di
"vincere" i premi principali.
1994
Due hacker,
identificati come "Data Strem" e "Kuji", riescono ad introdursi nei
sistemi della Base dell'aeronautica militare presso Griffith ed in
centinaia di altri computer, compresi quelli della NASA e
dell'Istituto di Ricerche Atomiche in Corea. Dopo una caccia
all'uomo in versione cibernetica, Scotland Yard arresta "Data
Stream", un sedicenne che al momento dell'arresto si accuccia in
posizione fetale mettendosi a piangere, mentre "Kuji" non venne mai
identificato.
1994
Il quotidiano The Independent
riporta la notizia di un impiegato a tempo determinato presso la
British Telecom fece uso per un certo periodo di password ottenute
con notevole facilità per ottenere i recapiti telefonici della
Regina, del primo Ministro John Major e di svariate installazioni
top
secret del M15, che furono tutti diffusi in Internet. Steve Fleming,
il reporter che scrisse la storia, ammise successivamente di aver
lavorato per la società telefonica e di aver trafugato tali
numeri.
1994
Degli hacker lanciano un attacco con
il chiaro intendimento di penetrare il computer di Tsutomu Shimomura
presso il San Diego Supercomputer Center, in California, che
contiene sofisticati sistemi di sicurezza informatica. Shimomura si
unisce ad altri nel tentativo di rintracciare il già condannato
Kevin Mitnick, sospettato di questa
intrusione.
1995
K. Mitnick viene arrestato a
Raileigh, North Carolina. L'aiuto di Tsutomu Shimomura si dimostra
decisivo nell'assistere le autorità federali a rintracciare Mitnick
dopo che egli era riuscito ad inserirsi nei computer gestiti da
Shimomura durante un attacco al San Diego Supercomputer Center.
Mitnick viene accusato di esser riuscito ad intromettersi in una
rete di computer e di aver rubato 20 mila numeri di carte di credito
e di aver copiato dei programmi software. Mitncik attende in
prigione il verdetto emesso nel 1999, quando viene giudicato
colpevole di sette capi d'accusa. Rimasto in carcere altri 10 mesi,
viene rilasciato sulla parola nel gennaio del 2000. Non potrà usare
il computer fino al 2003 senza il permesso dell'ufficiale
responsabile della libertà vigilata.
1995
L'hacker
russo trentenne Vladimir Levin viene arrestato in Inghilterra in
base al capo d'accusa di aver impiegato il suo computer portatile
per trasferire almeno 3.7 milioni di dollari dalla Citibank di New
York verso diversi conti sparsi in giro per il mondo da lui gestiti
assieme ai suoi complici. Levin viene successivamente estradato
negli Stati Uniti dove viene condannato a 3 anni di prigione e gli
viene ordinato di rifondere 240 mila dollari alla Citybank.
1995
Viene messo in circolazione Satan,
un software progettato per trovare le debolezze nei computer Unix
connessi a Internet. I suoi autori, che comprendono l'esperto di
sicurezza Dan Farmer, dichiarano di aver scritto Satan per aiutare
gli operatori informatici collegati in rete a rilevare e correggere
le inperfezioni dei loro sistemi prima che le vulnerabilità vengano
scoperte dagli hacker.
1996
Un hacker conosciuto
con lo pseudonimo di Johnny [Xchaotic] invia delle bombe mail a
circa 40 tra politici, grossi uomini d'affari e altri individui e
istituzioni iscrivendoli a mailing list in Internet, generando
almeno 20.000 messaggi in un weekend. [Xchaotic] pubblica anche un
manifesto che spiega perché ha scelto ciascun obiettivo. Non è stato
mai catturato.
1997
L'ente di registrazione dei
domini InterNIC gestito da Network Solutions viene attaccato da un
concorrente. Eugene Kashpureff, un impiegato di AlterNIC, alla fine
si è dichiarato colpevole di aver progettato una versione difettosa
del software dell' InterNIC che si è diffusa rapidamente nel mondo
verso altri server DNS e ha impedito a decine di migliaia di utenti
la possibilità di raggiungere molti siti Web con dominio ".com" e
".net". Il software, inoltre, "deviava" i visitatori del sito web
dell'InterNIC, reindirizzandoli verso l'home page dell'AlterNIC.
1998
Il Sottosegretario alla Difesa
del Governo degli Stati Uniti John Hamre annuncia che gli hacker
hanno portato a termine "l'attacco più sistematico e organizzato di
tutti i tempi contro il Pentagono", penetrando nei computer di
diverse agenzie governative per esaminare e forse alterare le buste
paga e i dati del personale. Poco tempo dopo, due teen-agers di
Cloverdale, California, vengono arrestati perché coinvolti
nell'irruzione. Tre settimane più tardi le autorità annunciano
l'arresto di un ragazzino israeliano noto come "the Analyzer,"
considerato la mente dell'intrusione.
1998
Un
chiaro messaggio ai giovani hacker viene inviato dai procuratori
federali, che per la prima volta mettono sotto processo un minore
accusato di aver bloccato il sistema di comunicazioni di un
aeroporto di Worcester, Massachusset, durante un'intrusione nel
sistema informatico della Bell Atlantic avvenuta l'anno precedente.
A detta delle autorità, l'attacco del ragazzo aveva interrotto le
comunicazioni tra la torre di controllo e il traffico aereo all'aeroporto di Worcester per sei ore. Non si verificò alcun
incidente. Durante il processo il ragazzo, del quale non furono
dichiarati il nome e l'età esatta, si dichiarò colpevole e venne
condannato a due anni con la condizionale e al risarcimento di 5000
dollari a favore della compagnia telefonica, non ché a 250 ore di
servizi sociali.
1998
Hacker che si dichiarano
membri del gruppo "Masters of Downloading" dichiarano di essere
penetrati nella rete del Pentagono e di aver rubato software
riservato che permetterebbe loro di controllare il sistema di un
satellite militare. Minacciano di vendere il software ai terroristi.
Il Pentagono smentisce che il sioftware fosse riservato o che possa
consentire agli hacker di controllare i propri satelliti, ma ammette
che una rete contenente informazioni sensibili è stata
violata.
1998
Max Butler, noto anche come
MaxVision, si distingue per due siti che si occupano di penetration
test e di un valido programma Arachnids che raccoglie le firme dei
diversi tipi di attacco. A fianco di questa attività definita da
"white hat hacker" (che è parzialmente anche il nome di uno dei suoi
siti), nel corso di giugno 1998, dopo che si era diffusa la
conoscenza di una exploit noto con il nome di BIND, era riuscito ad
accedere a migliaia di siti, in particolare militari e governativi,
ponendovi rimedio alla vulnerabilità, ma installando anche un
backdoor che gli ha permesso di accedervi. Dichiaratosi e
riconosciuto colpevole da tribunale californiano, è stato condannato
a 18 mesi con la possibilità di libertà condizionata a partire da
Aprile 2002 per buona condotta fino all'esaurirsi della pena,
prevista per l'ottobre dello stesso anno.
Maggio-Giugno
1999
I siti del Senato degli Stati Uniti, della Casa Bianca e
dell'Esercito americano, assieme a dozzine di altri siti
governativi, cadono vittima di vandali cibernetici. In tutti, gli
hacker scarabocchiano velocemente messaggi che vengono
immediatamente cancellati. Uno dei più notevoli recita: "Crystal, ti
amo sul sito della CIA, firmato "Zyklon".
Novembre
1999
Il gruppo norvegese Masters of Reverse Engineering
(MoRE) trova una chiave per decodificare il software di protezione
dei DVD. Il gruupo crea un programma di decodifica DVD e lo
distribuisce sul Web, una mossa che prova un turbine di cause da
parte dell'industria dell'intrattenimento.
Febbraio
2000
Nel giro di tre giorni, gli hacker causano l'interruzione di molti siti web tra I più visitati, tra I quali
Yahoo!, Amazon, Buy.com, eBay e d CNN.com usando attacchi "Denial of
Service" che sovraccaricano i server che ospitano i siti con un
numero enorme di richieste di dati.
Gennaio 2001
D.
Moran, diciottenne, altrimenti noto come "Coolio", un hacker attivo
nel New Hampshire, viene riconosciuto colpevole di aver violato il
sito di RSA (uno riferimento nel campo della sicurezza informatica),
quello del dipartimento di polizia di Los Angeles, quello della NASA
e altri siti tra i quali quello del governo degli Stati Uniti. Viene
condannato a nove mesi di carcere e al pagamento di 15 mila dollari
di multa. Un consulente d'affari si è interessato al suo caso e l'ha
coinvolto in un piano di recupero che prevede il suo impiego nelle
ore di semi libertà per il debug di sistemi informatici, nella
prospettiva di aiutarlo a creare una sua società di consulenza una
volta conclusa l'esperienza carceraria.
Luglio
2001
L'FBI arresta l'ingegnere informatico russo Dmitri
Sklyarov durante l'annuale raduno degli hacker a Las Vegas per la
violazione del Digital Millennium Copyright Act (DMCA). La società
moscovita di Sklyarov aveva venduto un programma che sbloccava i
file eBook Reader della Adobe.
2001
A. Garrett,
consulente informatico neozelandese, viene riconosciuto colpevole di
cinque capi d'accusa, mentre altri 4 vengono fatti cadere per
mancanza di prove. L'accusa è di essere penetrato illecitamente in
alcuni siti Internet, installando sui server backdoor (Backorifice)
per ottenere delle password, di aver cancellato 4500 siti dai server
di un provider neozelandese e di aver minacciato alcuni utenti di
rappresaglie se non avessero cambiato provider. La sentenza, a
seguito di una causa iniziata nel '98, ha comportato l'obbligo per
Garrett di prestarsi per 200 ore quale insegnante di tecniche
informatiche avanzate per comunità di adulti. Il caso si è
trascinato per alcuni anni in quanto in Nuova Zelanda non era stata
emanata ancora alcuna legge che riguardasse direttamente i crimini
informatici.
2001
Jesus Oquendo, meglio noto come
"Sil", responsabile di un intrigante ed irriverente sito
(AntiOffline) è stato condannato a luglio dal tribunale di New York
a 27 mesi di prigione ed una multa di quasi 100 mila dollari.
Seppure Oquendo abbia continuato a dichiararsi innocente, è stato
giudicato colpevole di violazioni informatiche e di aver colto
informazioni presso la società dove era impiegato, che a sua volta
condivideva risorse e spazio presso un server intestato ad una
società di investimenti. In base alle prove esibite dall'accusa, Sil
aveva collezionato un certo numero di e-mail e relative password
reindirizzandole ad un sito sotto il suo controllo per poi violare
un sito di un grossista di materiale informatico cancellandone il
data base e rimpiazzando un messaggio a vanto dell'accaduto. Sil era
riuscito a dimostrare che al tempo della violazione e dell'invio
della posta egli non era connesso, ma ciò non è servito che a
ridurgli la pena.
2001
Trattandosi di un minorenne,
è noto soltanto il nome d'arte: Mafiaboy, ma le recente conclusione
del suo caso giudiziario ha posto in luce altri elementi. Mafiaboy,
al tempo della sua massima attività come cracker aveva circa 15
anni, ma è quasi certo che sono attribuibili a lui gli exploit che
l'hanno portato a violare i siti di, Ebay, Yahoo, Buy.com e di
alcune università (Berkeley e MIT) nonché una serie di DoS nei
confronti di Amazon Dell, CNN ed AOL. Altri siti violati sono stati
rintracciati negli USA, nel Regno Unito, in Danimarca, Corea ed il
suo paese natale, Canada. Mafiaboy si è dichiarato colpevole e
pentito dopo l'arresto avvenuto nel 2000: la sua attività più
recente lo vede impiegato in un ristorante, frequentare corsi
scolastici integrativi e un corso di reintegro scolastico. A fronte
di una possibile condanna a 2 anni, la sentenza lo ha ritenuto
passibile di 8 mesi di carcere minorile, un anno di libertà
condizionata e circa 400 dollari di multa. I danni causati alle
società anzidette furono stimati in circa 1.8 miliardi di
dollari.
2001
OntheFly, alias di J. De Wit, giovane
studente olandese di informatica è sotto processo in quanto accusato
di aver diffuso un virus noto con il nome di Anna Kournikova.
Sebbene siano stati milioni i sistemi infettati, gli investigatori
dell'FBI sono stati in grado di provarne poco più di una cinquantina
ed a fronte dei milioni di dollari che possono essere stati spesi
per rimediare alle conseguenze, sono stati lamentati danni per meno
di 200 mila dollari. La sentenza è prevista per fine settembre; la
richiesta di pena potrebbe comportare un certo ammontare di ore che
J. De Wit dovrebbe prestare in termini di assistenza
sociale.
2001
La NASA è sempre stato uno degli
obiettivi più ambiti da hacker e cracker. Se da un lato i tentativi
di violazione sono innumerevoli, dall'altro si nota una maggior
reattività da parte degli inquirenti nei confronti di chi ci riesce.
J. Schwab, noto come "skalir" è attualmente indagato nel Nuovo
Mexico per un abuso informatico commesso l'anno scorso, quand'era
ancora minorenne, quando ha violato uno dei siti della NASA nella
Silicon Valley, alterandone i contenuti ed inserendo un trojan. Per
un'analoga operazione compiuta nel '98 nei confronti dei server NASA
del JPL (Jet Propulsion Lab.), R. Torricelli, alias "rolex", è stato
condannato a 4 mesi e al risarcimento danni (circa 4500 dollari). In
questo caso il contenuto del sito era stato sostituito con materiale
pornografico. Rolex è inoltre sospettato di aver violato circa 800
siti e di aver sottratto numeri di carte di credito e di averli
utilizzati per acquisti illegali pari a oltre 10 mila dollari. J.
James, in arte "c0mrade", un quindicenne della Florida che ha
sottratto dati da 13 siti NASA, è stato condannato un anno dopo a 6
mesi di reclusione. Pare che Il materiale sottratto avesse un valore
complessivo di 1,7 milioni di dollari, e che il ripristino dei dati
abbia comportato costi per 41 mila dollari. Negli stessi giorni di
settembre durante i quali veniva pronunciata la condanna di c0mrade,
un certo J. Diekman viene arrestato in California con l'accusa di
essersi infiltrato in alcuni sistemi di proprietà della NASA e di
alcune università quali Stanford, Harvard e Cornell.