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"Gli hacker hanno costruito Internet. Gli hacker hanno portato il sistema operativo Unix a quello che esso oggi è diventato. Gli hacker hanno dato l'avvio a Usenet e al lavoro per il World Wide Web... ...C'è un altro gruppo di persone che ad alta voce si proclamano hacker, ma non lo sono. Queste sono persone (principalmente adolescenti maschi) che provano piacere a penetrare nei computer e a compiere azioni di phreaking al sistema telefonico. I veri hacker li chiamano 'cracker' e non vogliono avere nulla a che fare con loro. I veri hacker, per lo più, pensano che i cracker siano pigri, irresponsabili e non troppo svegli, e obiettano che essere capaci di violare la sicurezza informatica non ti fa hacker più di quanto essere in grado di scassinare macchine ti faccia diventare ingegnere meccanico... La differenza fondamentale è questa: gli hacker costruiscono le cose, i cracker le rompono".
[ E.S. Raymond, Come diventare un hacker ]

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Juny 2011
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"On April 14, 2011 the Italian activist Vittorio Arrigoni, member of the International Solidarity Movement, was kidnapped in Gaza. Author of the book “Gaza. Restiamo Umani”, translated into four languages, and collaborator of the newspaper “Il Manifesto”, Arrigoni was the only foreign reporter to describe on his blog Guerrilla Radio, started in 2008, the sufferance of Palestinian people living in Gaza. The day after, April 15, the shocking and unexpected news about his murder quickly spread on the web. In few hours the Wikipedia’s English version dedicated him a paragraph”." [//DIGIMAG – #ISSUE 65–GIU 11 ]
Giugno 2011
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"Il 14 aprile 2011 viene rapito a Gaza Vittorio Arrigoni, attivista italiano dell’International Solidarity Movement, autore del libro “Gaza. Restiamo Umani” tradotto in ben 4 lingue e unico reporter straniero, collaboratore de "Il Manifesto", a documentare dal 2008 le sofferenze dei palestinesi della Striscia di Gaza e a raccontarle nel suo blog Guerrilla Radio. Il giorno seguente, la notizia scioccante e del tutto inaspettata del suo assassinio si diffonde rapidamente nel web e, a distanza di poche ore, Wikipedia in inglese gli ha già dedicato un paragrafo”."
[//DIGIMAG – #ISSUE 65–GIU 11 ]
Luglio/Agosto 2007
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"Il 5 giugno 2007 una nuova isola è emersa dal mare virtuale di Second Life. Non è tutta palme e fiori, come le altre, non è ornata di sentimental balls e case stile “Beautiful”. E' Decoder Island (raggiungibile a questo indirizzo: Decoder 119, 218, 25) e il nome la dice già lunga soprattutto a chi da sempre ha seguito con passione la scena underground e cyberpunk made in Italy."
[//DIGIMAG – #ISSUE 26–LUG/AGO 07 ]
Luglio/Agosto 2007
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"The 5th of June a new island emerged from the virtual ocean of Second Life . It is not palms and flowers, as every other, it is not decorated with sentimental balls and “Beautiful” houses.Its name is Decoder Island (you can find it at: Decoder 119, 218, 25) and its name already speaks volume on who followed with passion the Italian underground and cyberpunk scene."
[//DIGIMAG – #ISSUE 26–LUG/AGO 07 ]
Giugno 2007
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"Luci e Ombre di Google. Futuro e Passato dell'industria dei Metadati è l'ultimo capolavoro della comunità scrivente di Ippolita. Presentato nell'Aprile 2006 in occasione dell'ultimo Hackmeeting tenutosi a Parma, è ora nelle librerie edito da Feltrinelli (2007). E' sotto Licenza Creative Commons. Può essere quindi liberamente diffuso e riprodotto, e anche scaricato da Ippolita.Net".
[//DIGIMAG – #ISSUE 25–GIU 07 ]
Giugno 2007
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"Luci e Ombre di Google. Futuro e Passato dell'industria dei Metadati is the last masterpiece of the Ippolita community. Presented in April 2006 during the last Hackmeeting in Parma , it is now published by Feltrinelli (2007). It is under Creative Commons License and it can be freely diffused and reproduce, even from Ippolita.Net".
[//DIGIMAG – #ISSUE 25–GIU 07 ]
Ottobre 2006
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Hackmeeting 2006. IX edizione. Insolita e particolare. Se gli scorsi anni la comunità degli hacker italiani, che fa riferimento al sito hackmeeting.org e alla sua mailing list, si è spesso radunata in centri sociali occupati che hanno accolto centinaia di ragazzi con computer in spalla e dato loro la possibilità di confrontarsi anche con le svariate e complesse realtà sociali, quest'anno sono stati gli hacker in persona ad aver occupato a Parma un edificio, l'ex sede usl di Strada Boffalora 8, ed è qui che hanno “preparato” l'hackmeeting.." [//DIGIMAG – #ISSUE 18–OTT 06 ]
September 2006
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A series of initials are menacing our future. They would seem sounds without sense but they are “laws and directives” by the debatable content ( dmca, eucd, dra... ). They regulate the behaviours in the use of the information through the electronic means, they harmonize some aspects of the author right in the media society, they protect and guarantee us in the digital era. But they restrict and impose controls, they limit the sharing and obstruct the growing of the culture. It would be difficult believe it's for the goodness of everyone and the don't surely believe this, that in Sweden mobilized to create the PiratPartiet .”. [//DIGIMAG – #ISSUE 17–SET 06 ]
Settembre 2006
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Una serie di sigle stanno minacciando il nostro futuro. Sembrerebbero suoni senza senso e invece sono “leggi e direttive” dal contenuto assai discutibile (dmca, eucd, dra...). A detta di chi le ha volute e ideate, servono a regolare i comportamenti nella fruizione delle informazioni attraverso i mezzi elettronici, ad armonizzare alcuni aspetti del diritto d'autore nella società dell'informazione, a tutelarci e a garantirci nell'era del digitale. Invece pongono restrizioni e impongono controlli, limitano la condivisione e impediscono il proliferare della cultura. Difficile credere che sia per il bene di tutti e di sicuro non ci credono i “pirati informatici” che in Svezia si sono mobilitati fino a formare il PiratPartiet, il “Partito dei Pirati”. [//DIGIMAG – #ISSUE 17–SET 06 ]
12-07-2006
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Pubblichiamo qui di seguito l'intervista a Maria Molinari (DaMe), che cura il sito di cultura hacker HK.
[//By Carola Frediani su , Vision Blog, 12.07.2006 ]
natale 2005
IL MISTERIOSO MONDO DEI GRAFFITI DIGITALI (NOT ONLINE)
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Il mix giusto di grafica, musica e programmazione può diventare arte, anche se si usa un vecchio Commodore 64. Questa è la demoscena
[//By Maria Molinari su , Win Magazine, anno VIII, n.ro 13 (83), pp. 100-02 ]
13-12-2005
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Oggi, Carlo Gubitosa ci ha fatto dono della sua postfazione a Spaghetti Hacker di S. Chiccarelli e A. Monti. "Credo che questa sia la prima volta dal 1997 che questo testo si affaccia sulla rete..." - parole di Carlo. Ne siamo immensamente felici...tutti! :-)

Sul vocabolario inglese il verbo to hack viene tradotto come "fare a pezzi", "tagliare". Chi di noi non ha provato da bambino la voglia di smontare la lavatrice, la televisione o un qualsiasi altro apparecchio elettromeccanico ? Immaginate di scendere in un pianeta dove la gente non ha perduto questa curiosita' semplice e ingenua, e gioca a smontare il mondo, le informazioni e i computer per capire davvero come sono fatti. Immaginate di scoprire con sorpresa un pianeta dove la gente non ha perso il gusto di fare le cose con le proprie mani, di chiedersi il perch‚ delle cose, di scambiare esperienza con gli altri.
[//By Carlo Gubitosa , #13 DIC 05 ]
01-10-2005
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Copyzero is an exclusive complete system promoted by the Movimento Costozero. As we have already talked about last month in the first part of this article, with digital signature and temporal mark – i.e. with Copyzero and Copyzero Online – the cost of royalties and licences is reduced to nothing. With the first and unique modular licences Copyzero X – which are effective in the foreign Countries too even if they were appositively conceived for the Italian legal system – artists give up some specific exclusive rights on their digital works of art. [//DIGIMAG – #ISSUE 10 –DIC 05 ]
01-10-2005
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Copyzero è un sistema completo, unico al mondo, promosso dal Movimento Costozero. Con la firma digitale e la marca temporale, ossia con Copyzero e Copyzero Online, difendi e proteggi il diritto d'autore e il permesso d'autore a costo zero, come già discusso lo scorso mese nella prima parte di questo servizio. Con Copyzero X, le prime ed uniche licenze modulari concepite appositamente per l'ordinamento giuridico italiano, ma valide anche all'estero, si rinuncia all'esercizio esclusivo di determinati diritti sulle opere digitali. [//DIGIMAG – #ISSUE 10–DIC 05 ]
00-11-2005
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La manifestazione di quest'anno - sebbene rimaneggiata rispetto al suo programma originario, per i soliti, ignobili, motivi economici - ha mostrato una compostezza artistica, una determinazione intellettuale, una forza sociale, un impegno politico ed un estro filosofico degno dei grandi movimenti, portando a termine, con una manciata di euri, una successione di eventi impressionante.
[//By Luigi Pagliarini - Photo: by Valentina Besegher , #NOV 05 ]
01-09-2005
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The Movement Costozero is a no-profit association that is fighting for free of charge communication rights, considered to be a real source of development. It supports free information and free access to the means of communication, the diffusion of open content, and the adoption of free software in public administration, in companies, in associations, in schools, in universities and in scientific research. Amongst various concrete projects promoted by the movement, there is Copyzero, a way of safeguarding the author's rights and the author's permission. [//DIGIMAG – #ISSUE 09–NOV 05 ]
01-09-2005
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Il Movimento Costozero è un'associazione senza fini di lucro che si batte per la gratuità del diritto alla comunicazione, considerata fonte di reale sviluppo. Sostiene l'accesso gratuito ai mezzi di informazione, la diffusione dell'open content e l'adozione del software libero nella pubblica amministrazione, nelle aziende, nelle scuole e nelle università. Tra i vari progetti promossi dal movimento, vi è Copyzero, un modo per tutelare il diritto d'autore e il copyleft a costo zero. [//DIGIMAG – #ISSUE 09–NOV 05 ]
01-07-2005
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Il primo HackIT, l'incontro delle comunità e delle controculture digitali, si tenne nel ‘98 e si concluse con “ancora”. “L'anno prossimo, dissero, se ci saranno le forze si continuerà quello che non si è finito quest'anno”. Un invito a partecipare, una promessa e una speranza che finora si è sempre realizzata. “Ancora” una volta, infatti, siamo all'ottava edizione, tutti quelli che si riconoscono nel termine hacker, si sono incontrati per tre giorni (dal 17 al 19 giugno) a Napoli. [//DIGIMAG – #ISSUE 07–LUG/AGO 05 ]
01-06-2005
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IIppolita - www.ippolita.net è un server indipendente, in costante aggiornamento, che propone alle comunità scriventi una serie di servizi, tra cui mailing list e spazio wiki per coordinare e scrivere progetti. E' anche il nome collettivo che ha firmato il libro Open non è Free da qualche tempo nelle librerie e scaricabile anche dalla rete. Nell'intervista che segue cercheremo di capire meglio quali progetti ospiterà il server; di cosa parla e a cosa mira “Open non è Free”; e qual è lo spirito e la filosofia che anima l'identità multipla di Ippolita. [//DIGIMAG – #ISSUE 06–LUG/AGO 05 ]
01-06-2005
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Gennaro Francione, anche noto in rete come Adramelek, è una personalità davvero eclettica, un uomo fuori dagli schemi sia come artista che come giudice. E' fondatore del “Movimento Utopista Antiarte” e artefice di una sentenza anti-copyright che ha fatto molto discutere. Di recente ha pubblicato un libro dal titolo “ Hacker. I Robin Hood del Cyberspazio ” che ripercorre le origini e la storia, la filosofia umana e antipolitica degli hacker...
[//DIGIMAG – #ISSUE 05–GIU 05 ]
20-05-2005
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Gennaro Francione, giudice e fondatore del “Movimento Utopista Antiarte”, è contrario al copyright ma anche abbastanza critico nei confronti delle Creative Commons. In passato ha fatto molto parlare di sè per una sentenza anti-copyright e di recente ha pubblicato “Hacker. I Robin Hood del Cyberspazio”, un libro che sta riscuotendo un certo successo negli ambienti hacktivisti. Un giudice anti-artista, anti-copyright e pro-hacker non poteva non attrarre la nostra attenzione. Gli abbiamo scritto, ponendogli un’infinità di domande...
01-05-2005
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Il 9 aprile, nella chiesa di San Severo al Pendino a Napoli, nell’ambito di “Sintesi”, il Festival delle Arti Elettroniche, è stato presentato “Creative Commons Italia Show Case”. Sono intervenuti Juan Carlos De Martin, Lorenzo De Tomasi e il giudice drammaturgo Gennaro Francione. I tre hanno discusso, come a Roma in occasione della “Settimana delle libertà digitali”, delle nuove forme di tutela della proprietà intellettuale ma anche del libero accesso alla cultura e della piattaforma Creative Commons
[//DIGIMAG – #ISSUE 04–MAG 05 ]
01-04-2005
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Precario è santo e hacktivista. Non ci sono dubbi. Si è “infiltrato” silenziosamente nei meccanismi del fashion system milanese, materializzandosi miracolosamente presso il Cavalcavia Bussa, durante la serata conclusiva della settimana della moda (19/02 al 27/02). Tutti si attendevano Serpica Naro, una stilista anglonipponica con la passione dell’underground. Ma qualcuno ha annunciato: Serpica Naro non esiste. E’ solo l’anagramma di San Precario.
[//DIGIMAG – #ISSUE 03–APR 05 ]
01-03-2005
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Far circolare idee, trasmettere sapere e conoscenza, donare cultura. Ecco cosa chiedono autori e artisti stanchi di subire le imposizioni del mercato e le restrizioni del diritto d’autore, e attivisti politici e sociali desiderosi di promuovere nuove forme di partecipazione. A partire da novembre 2004 e durante tutte le festività natalizie c’è chi infatti ha denunciato con forza ma pacificamente il caro prezzi della conoscenza...
[//DIGIMAG – #ISSUE 02–MAR 05 ]
01-02-2005
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...che una forma di protesta quale è sempre stato l’esproprio proletario, si trasformasse in un servizio di marketing, non l’avrebbe immaginato nessuno! Ma è proprio ciò che è accaduto, in occasione del Santo Natale, quando è stata annunciata la nascita di www.espropriproletari.com, un sito che ha già fatto discutere.
[//DIGIMAG – #ISSUE 01–FEB 05 ]
20-11-2003
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ATTENZIONE! LO CHIAMANO ETHICAL HACKING, MA NON C'ENTRA NULLA CON L'ETICA HACKER!
Dopo l’associazione hacker-criminale...sembra che si stia diffondendo quella di hacker-esperto in sicurezza. Tale associazione ha portato all’affermazione di una nuova elite di specialisti che si definiscono ethical hacker ed ha...istituzionalizzato una nuova forma di hacking, nota appunto come ethical hacking, che consiste più o meno nel farsi pagare per fare quello per cui gli hacker e i cracker sono arrestati o condannati.
[Hacker Journal, n.38, 20 Novembre/4 Dicembre 2003, p. 10]
6-11-2003
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MA COME, PER MESI VI ABBIAMO STRESSATO CON L'ETICA DELL'HACKER, RIPETENDO CHE BISOGNA DISTINGUERE TRA HACKER E CRACKER, E ORA CAMBIAMO IDEA?
Non proprio, ma leggete cosa ha da dire a proposito DAME`
I giornalisti ancora oggi identificano l'hacker con il criminale informatico, ma quando non lo fanno distinguono tra l'hacker "buono"...e "cracker" dando per scontato che voglia dire hacker "cattivo"...ad una lettura più attenta del gergo hacker si scopre che il cracker non è mai definito...criminale.
[Hacker Journal, n.37, 6 Novembre/20 Novembre 2003, p. 10]
02-11-2003
Interview a DaMe` by Eleonora Righini
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DaMe` qualche mese fa ha rilasciato un'intervista ad Eleonora Righini studentessa in Filosofia a Trieste. Tale intervista è stata poi introdotta nella sua tesi di laurea in Teorie e Tecniche del Linguaggio Giornalistico dal titolo "INTERNET COME NEW MEDIUM E COME OGGETTO FILOSOFICO" (Relatore Etrio Fidora - Correlatore Pier Aldo Rovatti - Anno Accademico 2002-2003).
23-10-2003
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RITRATTO DELL'HACKER DA GIOVANE - L'ASCESA DEI GEEK - POTERE GEEK - I GEEK NON SONO HACKER
Vi sono alcune analogie tra quegli hacker esperti di reti e computer e i geek. Descrivere però l’hacker come un geek o utilizzare il termine geek come sinonimo di hacker è sbagliato. Rattus Norvegicus, in un suo scritto dal titolo “del crank e del geek” su Rekombinant, descrive il geek come “il tipico "impallinato" di scienza e tecnologia, che legge fantascienza e che spesso si comporta in modo goffo e scarsamente socievole”. Ed è sempre stato così.
[Hacker Journal, n.36, 23 Ottobre 23/6 Novembre 2003, p. 12]
09-10-2003
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LE CULTURE, LE TIPOLOGIE, LA COMUNITA' E I VALORI DEGLI HACKER
Esistono molte tipologie di hacker, ma c’è un sistema di valori, un codice non scritto che tutti gli hacker condividono. Questi valori rappresentano il vero collante della cultura hacker. Eppure i media ufficiali descrivono l’hacker come un geek, un vero esperto di reti e programmazione, un professionista hi-tech o, peggio ancora, come un criminale o cracker. Mai una volta che si mettessero da parte le etichette e i cliché e si parlasse dei valori degli hacker e di hacking in termini di cultura e non solo di competenza tecnica. Tutto questo non è casuale! [Hacker Journal, n.35, 9 Ottobre/23 Ottobre 2003, p. 8]
03-07-2003
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SE NON POSSO CONDIVIDERLO ALLORA NON LO USO
Per capire i motivi etici che spingono un programmatore a rilasciare software libero basta leggersi "Software libero, Pensiero libero". Vent’anni di interventi pubblici tenuti da Stallman, relativi ad “argomenti che hanno modificato e continuano a modificare la concezione dell'informatica e della tecnologia”. Tra i più scottanti affrontati: abusi del copyright, necessità del copyleft e pericoli dei brevetti sul software. “Un condensato dello Stallman-pensiero, a tutela” – spiega Parrella – “della libera e totale circolazione delle idee per ciascuno e per tutti”. [Hacker Journal, n.29, 3 Luglio/17 Luglio 2003, p. 10]
19-06-2003
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INTIMIDAZIONE E CENSURA DIVENTANO LEGGE
Le conseguenze della direttiva europea EUCD vanno ben più al di là dell'aumento del costo dei supporti vergini. Pochi sanno, infatti, che ad essere stati presi ingiustamente di mira non sono solo le nostre tasche, ma persino e ancor di più le nostre libertà digitali, il futuro dello sviluppo in campo informatico, la libertà di ricerca ed espressione. L'Associazione Software Libero ha promosso sin dall’inizio una campagna di sensibilizzazione sui pericoli dell’Eucd, spiegati in dettaglio nell’analisi del decreto di Alceste Scalas di cui vi proponiamo un sunto.
[Hacker Journal, n.28, 19 Giugno/03 Luglio 2003, p. 10]
22-05-2003
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BLOGGER DI TUTTA ITALIA...
A sancirne l’inizio forse gli spaventosi eventi bellici in Iraq, forse il primo convegno italiano di blogger. Vi sarete di certo accorti dell’infinita quantità di notizie e di articoli dedicati ai blog e in particolare di alcuni titoli altisonanti come quello del Corriere della Sera, “Iraq, la guerra dei blog invade la Rete” e di Repubblica, “In Rete si moltiplicano i blog di guerra”. Sembra che gli spaventosi eventi bellici di queste settimane abbiano insomma contribuito a divulgare questo fenomeno a cui a Milano è stato addirittura dedicato un convegno. [Hacker Journal, n.26, 22 Maggio/05 Giugno 2003, p. 10]
10-04-2003
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CORTEI IN RETE
A fine Febbraio, i Ministri dei diversi Paesi dell'Unione che compongono il Consiglio Europeo della Giustizia hanno avviato "una direttiva che equipara spammer, netstriker e terroristi informatici sotto l'unica definizione di coloro che inviano materiale elettronico non richiesto". Sebbene ci sia la possibilità di una revisione e modifica, vi racconteremo comunque quali reazioni ha suscitato la notizia e, nel contempo, cogliamo l'occasione per parlarvi di Netstrike, proporvi letture e approfondimenti, sperando che riflettiate ancora una volta sui principi etici dell'hacking...[Hacker Journal, n.23, 10-04-2003/24-04-2003, p.10]
13-03-2003
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ARTISTI DEL VIRUS
Sullo scorso numero abbiamo visto come in certi casi i virus possono essere visti come vere e proprie opere d'arte (e infatti ci sono musei che li espongono). E' venuto il momento di far parlare gli artisti! Gli EpidemiC sono i maggiori sostenitori della tesi secondo cui i virus non nascono necessariamente per scopi malefici e non sempre sono dannosi o è loro intenzione esserlo. Per questi outsiders usciti da un romanzo cyberpunk di Neal Stephenson, “i virus non hanno altro comportamento se non quello che porta alla sua replicazione…”.
[Hacker Journal, n.21, 13-03-2003/27-03-2003, p.10]
27-02-2003
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I VIRUS COME FORMA DI ESPRESSIONE ARTISTICA
Divorando testi epidemiC sui virus come strumenti di creazione artistica e di comunicazione, sul viruscode come atto poetico e allo stesso tempo rivoluzionario, un dubbio contagia, una visione infetta: forse Dio per creare il mondo ha scritto un codice sorgente? Catch me if you can. Il messaggio trasmesso dal primo virus in assoluto, apparso sui monitor degli utenti collegati alla rete ARPAnet nel 1970, indicava l’identità del "germe", Sono Creeper, e una sfida, "prendimi se ci riesci". Con il tempo l’identità dei germi è cambiata, ma la sfida è la stessa. [Hacker Journal, n.20, 27-02-2003/13-03-2003, p.12]
19-12-2002
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LA SCENA DEMO Un'arte fatta di codice, musica e animazioni in tempo reale
Con il computer puoi davvero creare "Arte"! A dimostrarlo sono una comunità di programmatori, grafici, musicisti, e le loro animazioni con rendering in tempo reale!...un’arte digitale che si è sviluppata ed evoluta in seno alla cultura hacker e al computer background... Dell’arte di far demo, animazioni con rendering in tempo reale realizzate da una comunità di artisti appassionati (programmatori, grafici, musicisti, ma non solo), nota come demo-scena, per giunta a pochi giorni da un evento: il TuM*02, “The Ultimate Meeting”, un party demo-scenico multi-piattaforma. [Hacker Journal, n.15, 19-12-2002/02-01-2003, p.10]
24-10-2002
HJ ha surfato per voi...HJ segnala HK!!
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Hacker Journal [24/10 - 7/11 2002 N.11], segnala Hacker Kulture e per giunta pubblica, a p. 12, il testo integrale dell'e-mail che gli abbiamo inviato.
19-10-2002
I Want, I Can: Film d'azione e Soap Opera made in Italy
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La solita notizia e bastano pochi ingredienti per renderla sensazionale. Due giovanissimi, entrambi minori, sono stati denunciati dalla Polizia. Studenti, pirati informatici. Bucata la sicurezza di un noto provider. Hacker nei guai!
13-10-2002
Interview a QCD
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Due pirati informatici, uno residente ad Imperia, l'altro nella provincia di Trento, sono stati denunciati dalla Polizia Postale con l'accusa di aver 'bucato' i computers di una società informatica. QCD, uno dei due ragazzi coinvolti, ci spiega cosa è successo.
03-10-2002
Interview a Dame` su Umine :::::: by Dixan/SK [Demo-Scena]
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"Ecco qui una nuova intervista per Underground Mine. L'oggetto della nostra curiosità, che vedete ritratto qui a fianco, è "Damè", ... da qualche mese editor del sito "HK", nel quale abbiamo trovato una curiosa sezione dedicata alla demoscene (oltre ad un link ad Underground Mine...). Vediamo di approfondire un po' quello che bolle in pentola nel mondo dei newbie della scena demo italiana..." [Dixan]
Pubblicata inizialmente (ed ora non più reperibile) su Umine (Not Online):
http://www.spinningkids.org/umine_down/articles/interviews/dame/dame.htm

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